Come si raccontano le mafie? Qual è il ruolo del giornalismo, fatto di suole consumate e contatti, e della fotografia? In occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si celebra il 21 marzo di ogni anni Aosta ospiterà un programma di eventi dedicati al tema del giornalismo, dell’immagine e del ricordo delle vittime della criminalità organizzata, nella giornata di sabato 22 marzo.
Protagonista della giornata sarà Franco Lannino, il fotogiornalista che ha documentato le stragi di mafia. Lannino è stato il primo fotoreporter dell’Ansa ad arrivare sul luogo della strage di Capaci, dove morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e dove rimasero ferite 23 persone. Un suo scatto conquistò 33 anni fa le prime pagine e le copertine di tutti i giornali del mondo.

Il programma delle iniziative è frutto di una collaborazione tra l’Osservatorio regionale antimafia istituito in Consiglio Valle, la presidenza del Consiglio comunale di Aosta, l’Associazione Stampa Valdostana, Libera Valle d’Aosta e la Galleria Inarttendu.
La giornata inizierà alle 11,30 con una conferenza su giornalismo e mafie, che si terrà nel salone Maria Ida Viglino del Palazzo regionale. L’evento sarà aperto al pubblico e alle scuole secondarie; si aprirà con i saluti istituzionali di Alberto Bertin, presidente del Consiglio regionale, di Luca Tonino, presidente del Consiglio comunale di Aosta, e di Donatella Corti, presidente di Libera VdA. Seguirà un dialogo tra Franco Lannino e Alessandro Mano, presidente dell’Asva, sul ruolo del giornalismo e delle immagini nel raccontare la mafia, l’epoca delle stragi e i suoi protagonisti.
Nel pomeriggio, alle ore 16,30, sotto i portici dell’Hôtel de Ville, in piazza Émile Chanoux, avrà luogo la lettura dei nomi delle vittime delle mafie, un momento di raccoglimento curato da Libera VdA per onorare la memoria di chi ha perso la vita a causa della criminalità organizzata.

Alle 18 si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Macelleria Palermo” di Franco Lannino e Michele Naccari, alla Galleria d’arte Inarttendu e nella sede dell’Asva, in via Laurent Martinet. La mostra resterà aperta fino a venerdì 25 aprile e sarà possibile visitarla con visite guidate organizzate in collaborazione con Libera VdA, Asva e gruppo Giovani del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano. La Galleria Inarttendu sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18; saranno organizzate visite per le scuole, al mattino.
Franco Lannino, nato a Palermo nel 1959, ha abbandonato gli studi di geologia per dedicarsi alla sua passione per la fotografia. Fondatore dell’agenzia Studio Camera nel 1989, ha collaborato con testate di rilievo nazionale e internazionale come L’Ora, la Repubblica, Corriere della Sera, Der Spiegel, Time e il New York Times. Ha documentato le guerre di mafia, le stragi di Cosa nostra e l’immigrazione clandestina a Lampedusa, creando l’archivio visivo di mafia più completo al mondo. Da 27 anni è il fotografo di scena del Teatro Massimo di Palermo e continua il suo impegno per la denuncia e l’informazione fotografica.
